COVID-19 NELLE DONNE IN POST-MENOPAUSA: CI SONO PIU’ RISCHI?

COVID-19 nelle donne in post-menopausa: ci sono più rischi?

I dati dei registri sanitari nazionali e internazionali hanno evidenziato, dall’inizio della pandemia di COVID-19, importanti differenze di genere non tanto rispetto all’incidenza della malattia, quanto piuttosto alla gravità del decorso ed alla letalità, che sono risultate superiori nel sesso maschile.

 

Numerosi studi epidemiologici, nazionali ed internazionali, compresa un’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), attribuiscono la maggiore letalità maschile della malattia da COVID-19 principalmente alla risposta immunitaria, ma anche ad altri fattori, illustrati nella seguente figura.

 
Possibili ragioni della maggiore mortalità maschile per COVID-19

La maggiore reattività del sistema immunitario femminile ha precise finalità biologiche: si pensi alla gravidanza e alla necessità di una maggiore protezione dalle infezioni durante il parto. Nelle donne in età fertile, gli estrogeni svolgerebbero un ruolo immunostimolante e quindi protettivo rispetto alle forme gravi ed alla letalità di numerose infezioni, compresa quella da COVID-19. Tuttavia, anche fattori di tipo comportamentale contribuiscono a determinare differenze di genere vantaggiose, come ad esempio la minore attitudine al fumo e la maggiore aderenza ad uno stile di vita sano (alimentazione equilibrata, attività fisica). Anche i fattori genetici possono svolgere un ruolo importante nella risposta immunitaria, infatti, alcuni geni che regolano la risposta immunitaria sono localizzati sul cromosoma X e conferiscono alle donne una maggiore capacità di riposta alle infezioni virali. È noto inoltre, che l’età più avanzata costituisce un fattore di rischio prognostico negativo per il COVID-19, in particolare per la presenza di comorbidità come diabete mellito, ipertensione, obesità, che sono più frequenti nel sesso maschile.

La riposta immunitaria delle donne resta migliore rispetto ai coetanei di sesso maschile anche dopo i 65 anni, tuttavia, nonostante la maggior sopravvivenza per Covid-19 in tutte le fasce di età, si osserva un incremento significativo della mortalità nelle donne di età superiore a 55 anni.

 

Il COVID-19 nelle donne in menopausa che assumono terapia sostitutiva estrogenica o estroprogestinica (HRT)

Non vi sono ragioni di sospendere l’HRT nelle donne che ne fanno uso, anzi, si possono ottenere dei vantaggi per l’incremento della risposta immunitaria e per la riduzione della produzione di citochine infiammatorie. Uno studio recente ha dimostrato che le donne in trattamento con HRT presentavano una mortalità per COVID-19 significativamente ridotta rispetto alle coetanee che non ne facevano uso. Nel caso una donna in trattamento con HRT contragga l’infezione da COVID-19, con manifestazione clinica lieve o moderata, l’HRT può ancora rivelarsi utile nell’evitare la cosiddetta “tempesta citochinica”, una delle cause di evoluzione infausta della malattia. È sempre bene in ogni caso rivolgersi al proprio medico e non prendere decisioni spontaneamente.

 

Messaggi chiave

  • Le donne hanno per natura un sistema immunitario più reattivo rispetto al sesso maschile e questo è il motivo principale della prognosi migliore in caso di COVID-19.
  • Nonostante il vantaggio della differenza di genere si mantenga in tutto l’arco della vita, si è osservato nelle donne in postmenopausa un incremento della letalità, verosimilmente riconducibile alla carenza di estrogeni, che sono responsabili della stimolazione del sistema immunitario.
  • La terapia sostitutiva ormonale (HRT), svolge un ruolo protettivo nei confronti delle infezioni, compreso il COVD-19, in quanto ripristina i livelli di estradiolo e conseguentemente si ottiene una risposta immunitaria più simile a quella dell’età fertile.

 

Fonti

  • Epicentro.iss.it
  • Cagnacci A, Xholly A. Change in Covid-19 infection and mortality rates in postmenopausal women. Menopause. 28 (5); 2021: 573-575
  • Wray S & Arrowsmith S. The physiological mechanism of the sex-based difference in outcomes of COVID-19 infection. Front Physiol. 2021; 12: 6726
  • Bienvenu LA, et al. Higher mortality of COVID-19 in males: sex differences in immune response and cardiovascular comorbidities. Cardiovasc Res. 2020; 116: 2197-2206
  • ISS. Epidemia COVID-19, aggiornamento nazionale 14 aprile 2021, Task force Covid-19 del Dipartimento malattie Infettive e Servizio di Informatica.
  • Seeland U, et al. Evidence for treatment with estradiol for women with SARS-CoV-2 infection. BMC Med. 2020; 18: 369-77

 

Dott. Carlo Maria Stigliano

Direttore Scientifico Ginecologia Preventiva